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Psicomotricità a 4 zampe

una nuova disciplina cinofila creata dalla fusione di vari approcci, basata sul concetto della neuroplasticità e l'educazione cinofila con l'approccio cognitivo-zooantropologico

 Che cos'è la psicomotricità
a 4 zampe ?

La psicomotricità per cani è un percorso che mira a sviluppare il benessere globale del cane, lavorando sull’equilibrio mentale e fisico, migliorando la comunicazione con il proprietario e rafforzando la relazione. È un’attività adatta a cani di ogni razza, età e livello di esperienza, con benefici specifici per ogni individuo: aiuta i cuccioli a scoprire e controllare il proprio corpo, offre ai cani adulti uno stimolo mentale e fisico, e supporta i cani anziani nel mantenere equilibrio mentale e mobilità.

 

Inoltre, è particolarmente utile nella risoluzione di problemi comportamentali come stress, paure, fobie, ansia da separazione, iperattività e molteplici comportamenti indesiderati.

 

Attraverso esercizi mirati e personalizzati, la psicomotricità aiuta a calmare la mente del cane, a sviluppare fiducia e a favorire una connessione più profonda e armoniosa tra cane e proprietario.

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Profilo del cane

Cosa c'entra la neuroplasticità

La neuroplasticità è strettamente legata all'educazione (nel nostro caso l'educazione cinofila) perché spiega come il cervello si modifica e si adatta attraverso l'apprendimento.

Durante l'educazione, il cervello costruisce e rafforza le connessioni tra i neuroni, facilitando l'acquisizione di nuove conoscenze e abilità.

Questo approccio sostiene che l'attività fisica può modificare i neuroni e la struttura del cervello.

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La neuroplasticità si riferisce alla capacità del cervello di adattarsi, riorganizzarsi e modificare la propria struttura e funzione in risposta a esperienze, apprendimento o cambiamenti ambientali. 

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l'attività fisica:

  • stimola la crescita di nuovi neuroni (neurogenesi) nell'ippocampo, una regione del cervello legata alla memoria e all'apprendimento.

  • Migliora la connettività neuronale: aumentando la produzione di fattori neurotrofici, come il BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), che promuovono la sopravvivenza e la crescita dei neuroni e delle sinapsi.

  • comporta cambiamenti strutturali e funzionali: L'esercizio fisico può influenzare la densità della materia grigia e bianca, migliorando processi cognitivi come attenzione, memoria e pianificazione.

 

Questo approccio è alla base di molti studi in neuroscienze, psicologia e medicina, e dimostra come il corpo e la mente siano strettamente interconnessi

Approccio cognitivo - zooantropologico

​L'approccio cognitivo zooantropologico in educazione cinofila si basa sul considerare il cane come un individuo dotato di capacità cognitive, emotive e relazionali. Promuove una relazione rispettosa e collaborativa tra cane e proprietario, valorizzando il benessere del cane e la sua natura sociale. Si concentra sull'ascolto, la comunicazione e la comprensione reciproca, piuttosto che sull'addestramento basato su comandi o subordinazione.

Cane che dà il cinque
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